Page 7 - Andar per Sassi
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a Valle d’Aosta è conosciuta, oggi, soprattutto a
Lcausa delle sue bellezze naturali: tra le personalità
che fin dalla fine del XVIII secolo hanno contribuito a
diffonderne la fama vanno annoverati i naturalisti che,
come Horace-Bénédict de Saussure, la esplorarono per
studiarne le caratteristiche geografiche, climatologiche
e geomorfologiche, la flora e la fauna. Costoro furono
anche i pionieri di quell’attività di esplorazione delle
vette che sarebbe poi diventata l’alpinismo sportivo
e che avrebbe aperto le porte della nostra regione
ai viaggiatori che percorrevano l’Europa non per
necessità, ma per svago e sete di conoscenza. Natura,
cultura e turismo sono quindi aspetti da lungo tempo
complementari di un percorso di scoperta della Valle,
che ritrovano in questo libro di Francesco Prinetti una
significativa convergenza, da testare in concreto lungo
i sentieri che serpeggiano lungo le nostre valli, avendo
come punto di riferimento un’insolita e silenziosa – ma
eloquente – compagna di strada: la pietra.
Si è abituati a leggere guide turistico-culturali che
ci conducono da un monumento all’altro, o guide
naturalistiche che illustrano ecosistemi, aiutano
a riconoscere piante e fiori, descrivono animali e
ameni paesaggi; questa che presentiamo è invece
di un genere inedito, almeno per la Valle d’Aosta: ci
aiuta a riconoscere le pietre e le rocce che vediamo
in lontananza, parzialmente innevate, o che
incombono sulle nostre teste, quando passeggiamo
in montagna; e i sassi, i ciottoli che vediamo ai nostri
piedi, sul sentiero. Ma le pietre sono anche quelle
che, grezze o lavorate, costituiscono il materiale
di cui sono fatti i nostri villaggi, le nostre case,
i muri dei terrazzamenti che hanno permesso ai
nostri antenati di praticare l’agricoltura, i castelli, i
monumenti romani e le stele preistoriche; sono la
materia prima che ha accompagnato la civiltà alpina
nei secoli e nei millenni, permettendone lo sviluppo;
e sono soprattutto la testimonianza dei milioni di
anni che ha impiegato la nostra terra a diventare
com’è: bellissima e severa.
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